giovedì, Ottobre 30, 2025
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Loredana Piacentini: “Scrivere è il mio modo per guardarmi dentro”

Autrice romana, sensibile e profonda, Loredana Piacentini ha trasformato la scrittura in un percorso di conoscenza e liberazione interiore. Dopo il successo del racconto Giulia, premiato al Concorso “Il silenzio uccide”, ha pubblicato la raccolta di racconti Nella nebbia e sta lavorando a una silloge poetica in uscita il prossimo inverno. Nelle sue parole si avverte un legame profondo con la città di Roma e una continua ricerca di autenticità, tra memoria, introspezione e verità.

1. Loredana, cominciamo dall’inizio: quando hai capito che la scrittura sarebbe diventata qualcosa di più di una semplice passione?

Quando ho capito che scrivendo mi sentivo libera, e potevo esprimere ciò che sentivo, in maniera autentica.

2. Roma è la tua città natale e una fonte d’ispirazione costante. In che modo entra nei tuoi racconti e nelle tue poesie?

Roma è la mia città, il mio amore incondizionato e la felicità di poterci vivere mi da’ quella spinta in più, molti versi sono nati proprio mentre ero immersa nell’ammirare e nell’ascoltare, anche il via vai incessante del quotidiano. La vita a colori, come la intendo io, la vedo solo qui.

3. Il racconto Giulia, con cui hai vinto il concorso “Il silenzio uccide”, affronta un tema delicato come la violenza domestica. Cosa ti ha spinta a scriverlo e quale messaggio desideri arrivi ai lettori?

Mi ha spinta, oltre all’ascoltare (purtroppo quasi quotidianamente notizie devastanti di violenza), l’esperienza di aver lavorato come volontaria presso un centro molto importante qui a Roma, saper di cosa si tratta, e conoscere la paura e l’impotenza delle donne, nel potersi liberare da queste catene tossiche.

4. Il tuo libro Nella nebbia è una raccolta di racconti autobiografici. Quanto è stato difficile mettere su carta esperienze così personali?

E’ stato molto difficile, mettere a nudo la mia anima, ma e’ servito per potermi finalmente liberare da un passato che, nonostante tutto, mi ha resa consapevole sui comportamenti da non adottare assolutamente in famiglia.

5. Hai parlato di una “parte intima della tua vita che ti ha forgiato”. C’è un momento o un episodio in particolare che consideri decisivo nel tuo percorso di crescita umana e artistica?

L’infanzia e l’adolescenza sono senza dubbio, i periodi che più condizionano gli adulti che saremo, tutto passa da lì, non c’è un episodio in particolare, ma nell’insieme il fatto di non essere considerata mi ha dato la motivazione per emergere in qualche modo.

6. Negli ultimi anni hai ricevuto numerosi riconoscimenti letterari. Cosa rappresentano per te questi premi e quanto incidono sulla tua motivazione a scrivere?

Sono orgogliosa, di aver ricevuto parecchie menzioni come autrice di poesia, e di aver anche potuto pubblicare alcuni miei racconti, collaborando con un’Associazione di giornali web, che si chiama Progetto Radici. Questi riconoscimenti mi incitano ad andare avanti, mi confermano che sto facendo un buon lavoro.

7. Stai per pubblicare una silloge poetica. Puoi anticiparci qualcosa sul tema o sull’atmosfera che attraversa questa nuova raccolta?

Questa raccolta parla di emozioni e sentimenti che sono presenti nell’animo umano, ma anche di quelle sensazioni che la Natura, ci provoca in ogni sua sfaccettatura, tramonti, temporali, mare, arcobaleni…

8. Il concorso Dantebus ti ha dato la possibilità di pubblicare dodici poesie in un’antologia. Com’è stata questa esperienza e quanto ti ha arricchita come autrice?

È stata un’esperienza molto importante, poter leggere altri autori, che come me, cercano di descrivere in versi il mondo.

9. La tua scrittura alterna prosa e poesia. Ti senti più narratrice o poetessa, o entrambe convivono con naturalezza nel tuo modo di esprimerti?

Mi sento entrambe, quando voglio cogliere un momento particolare, allora il verso viene fuori quasi all’improvviso, quando invece voglio descrivere un qualcosa, ma in maniera molto più dettagliata allora racconto. L’una non prevale sull’altra.

10. Quali autori o autrici senti più affini al tuo modo di scrivere o che ti hanno influenzata nel tempo?

Prediligo narrativa e romanzi, in genere mi piacciono i classici… Verga è il mio autore preferito,  ma anche Garcia Marquez. Adoro il ritratto di Dorian Gray e Madame Bovary … Leopardi come poeta soprattutto, e ovviamente Alda Merini…Leggo un po’ di tutto. se mi interessa la trama, anche scrittori emergenti.

11. Cosa speri che i lettori portino con sé dopo aver letto i tuoi testi, in particolare quelli più autobiografici?

Spero che i miei lettori, entrino, insieme a me, nella visione delle mie poesie, e che si sentano anche un po’ partecipi del mio passato.

12. Per chi desidera seguirti online, dove può trovarti e restare aggiornato sui tuoi prossimi progetti letterari?

Ho un blog di poesia: lo_sguardo_dentro (instagram)

Un canale YouTube : Poesie sparse, dove inserisco le mie poesie con immagini e musica.

Su Amazon e su tutti i distributori più importanti, possono trovare il mio libro “Nella nebbia”

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