L’Odore dell’Anima è la prima raccolta poetica di Caterina Alagna, pubblicata nel 2022. Fin dai primi versi, la silloge si presenta come un viaggio negli aspetti più intimi dell’essenza umana, spesso sommersi dal mare sepolto che ogni uomo custodisce dentro di sé.
Le poesie aprono uno squarcio sull’anima della poetessa che mette a nudo i suoi sentimenti, i quali si muovono, danzando, su un palcoscenico di gioie e dolori. Viaggiare nei meandri dell’anima significa, anche e soprattutto, fare i conti con gli angoli più dolorosi e spigolosi della propria essenza. Ma non c’è autocommiserazione nelle parole dell’autrice, piuttosto il desiderio di mostrare il dolore come una strada fondamentale per liberarsi della sofferenza. I versi, che corrono freschi e leggiadri, sembrano abbracciare la rinascita, aprire uno spiraglio alla speranza e far entrare la luce.
Frequente all’interno della raccolta è il ricorso al verso libero, quasi a enfatizzare il bisogno di liberare la coscienza. Alcune poesie sono in rima, in altre ricorre la figura retorica dell’epanalessi, ovvero una stessa parola che chiude un verso apre il verso successivo, col fine di dare maggiore risalto al concetto che si vuole esprimere e creare una connessione col lettore, invitandolo a soffermarsi sui versi con più consapevolezza. Il linguaggio è quello contemporaneo e spesso è screziato da note ermetiche, in cui traspare il desiderio della poetessa di lasciare il lettore libero di dare una propria interpretazione.
Molte le tematiche trattate, quali il lutto, la solitudine, l’amore non ricambiato, la libertà, l’ansia, la rinascita. Concetti che vengono espressi tramite immagini legate alla natura che, come un anfratto solitario e silenzioso, avvolge la poetessa che si sente libera di immergersi dentro di sé e ascoltare il suono di quei sentimenti che mettiamo al margine della nostra vita, perché dolorosi, ma che come un odore si diffondono nella nostra quotidianità e condizionano le nostre scelte.
In conclusione, L’Odore dell’Anima è una raccolta che invita il lettore a spostare lo sguardo dall’effimera cultura dell’apparire a ciò che è profondo ed essenziale, sui tratti più reconditi della nostra anima, sulle sue emozioni che si fanno “carne” nel mondo.